03/09/07

Siamo uomini liberi (?)

2 settimane fa ero in vacanza, sul Mar Rosso, non stavo molto bene per via del troppo sole che avevo preso durante il giorno, così me ne sono stato in camera tutta la sera a guardare la TV. C'erano i videoclip dei cantanti egiziani, le partite di calcio commentante in egiziano, e poi RETE 4!! Ma tu guarda se mi devo beccare Fede pure a Sharm! A parte il TG4, ho trovato uno speciale sul C.E.T. di Mogol e l'ho seguito fino alla fine. E stato bello rivedere i luoghi e le stanze nelle quali ho suonato e studiato insieme a persone che porto nel cuore ancora oggi. E' stato bello vedere in TV i miei insegnanti e le simpaticissime cameriere che andavano avanti e indietro sullo sfondo di qualche inquadratura.
Ho fatto un'introduzione un pò nostalgica... ma non è di questo che voglio parlare. Durante questo speciale c'è stata una lunga intervista a Mogol nel quale raccontava le sue prime esperienze musicali con Lucio Battisti, quando ancora facevano musica solo per divertirsi e sperimentare in totale libertà. Quelle libere sperimentazioni sono poi diventati successi e hanno dato il via ad una vera e propria rivoluzione nella musica pop italiana di quegli anni. La cosa che più mi ha colpito di quello speciale è stata una frase di Giulio Rapetti (in arte Mogol), con la quale si defniva un uomo in "stato LIBERO" perchè il suo stesso mestiere, l'autore di canzoni, è fatto di libertà. La parola "libertà" può assumere tanti significati, e non sempre positivi, ma in me suscita sempre qualche sensazione, piacevole o malinconica a seconda del mio stato d'animo.
Sentirsi uomini liberi oggi è davvero un privilegio, anche per chi guadagna un sacco di soldi come Mogol (!!!!), la maggior parte della gente vive in una libertà obbligata, preparata, confezionata e prevedibile. Anche la ribellione oggi mi appare spesso retorica e priva di senso...
A volte mi sento come un topo in un labirinto, che si guarda in giro e vede altri topi che fanno la sua stessa strada per cercare di uscire. Io penso che per trovare l'uscita di quel labirinto si debbano seguire i percorsi che nessuno vuole fare; quelli in contromano, quelli in salita, quelli senza segnali, quelli bui... In molti pensano che bisognerebbe avere 2 vite: una per provare la strada giusta e una per provare quella sbagliata. Eh già...se si potesse fare... Attenzione! I termini "GIUSTA" e "SBAGLIATA" sono da considerare in modo soggettivo: ciò che per qualcuno è giusto può essere sbagliato per qualcun'altro, anche quello che sembra giusto o sbagliato per TUTTI! Forse sta in questa considerazione il vero concetto di libertà.

- Biko

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